di Fiorenza Mascione
“La parte importante del mio lavoro, penso sia quella inerente i rapporti esistenti fra i ritmi biologici e i ritmi astronomici, le corrispondenze tra ogni vegetale medicamentoso o parte di esso con i corpi celesti in moto nel nostro sistema solare”
Tommaso Palamidessi
“ È vecchia tradizione popolare e confermata dalle esperienze di alcuni dottori di ecologia agraria, imbottigliare il vino, tagliare gli alberi, seminare o raccogliere in determinate fasi della Luna. Ed è vecchia tradizione dei medici ai quali dobbiamo le maggiori scoperte terapeutiche (Ippocrate, Geber, Cardano, Paracelso, Van Helmont, Morin de Villefranche, etc.), tener conto delle corrispondenze stellari-vegetali” (T.Palamidessi – op.cit.).
Una pianta medicinale per possedere le proprietà terapeutiche deve essere raccolta nel tempo balsamico, altrimenti il suo effetto è poco efficace, ma oltre a questo è importante il tempo astronomico, che influenza la concentrazione dei principi attivi e la qualità della pianta.
“Sulla pista di Paracelso e con delle vedute mie personali ho condotto esperienze interessanti nel campo delle piante medicinali e dei minerali, preparando estratti e tinture in coincidenza di alcune fasi astronomiche, traendone farmaci potenti che ho sperimentato su me stesso. Sono così giunto alla conclusione che il regno vegetale e quello minerale racchiudono delle sorgenti di energie utili alla salute, ma il cui potenziale è condizionato dalle perturbazioni planetarie drenanti o paralizzanti i vari organi e ghiandole. […] Ma lo ripeto ancora, lo studio dell’erboristeria, delle droghe o semplici senza tener conto dell’astrologia, è una grave imprudenza che Ippocrate e Paracelso non perdonerebbero mai ” ( T.Palamidessi ).
Una pianta medicinale per possedere le proprietà terapeutiche deve essere raccolta nel tempo balsamico, altrimenti il suo effetto è poco efficace, ma oltre a questo è importante il tempo astronomico, che influenza la concentrazione dei principi attivi e la qualità della pianta.